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Turnista VS Artista: che tipo di musicista sei?

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Essere un musicista turnista è un sogno di molti, non ci sono dubbi.

Ma anche salire su un palco davanti a migliaia di fans che cantano le canzoni che tu hai scritto, arrangiato e registrato non deve essere male, voi che dite?

 

Ovviamente stiamo parlando di 2 cose diverse, ma che, in fondo, sono 2 facce della stessa medaglia. Quella he ci vede, finalmente, realizzare il nostro sogno ( o obiettivo ) di vivere di sola musica.

Sono 2 strade parallele, a mio modo di vedere, per chi ha le idee chiare su quale delle 2 percorrere. Ovviamente, all’inizio possono anche non esserlo, nel senso che chiunque può pensare di “assaggiare” entrambe le situazioni per poi decidere qual è quella che più si addice al proprio modo di interpretare la musica; ma prima o poi arriva il momento di fare una scelta, con tutto quello che ne consegue.

Ora, le conseguenze reali e durature dell’una o dell’altra scelta sarebbe utile che le trattiate con voi stessi e con chi vive con voi, non voglio scendere nei dettagli…

Ma le conseguenze immediate, invece, sono quelle che influenzeranno notevolmente il vostro modo di porvi rispetto a tutto ciò che è musica, rispetto a chi la musica la fa e la farà con voi e anche rispetto al proprio modo di suonare lo strumento, sia esso il nostro basso ma anche altri, ovviamente sarà così per tutti!

 

Ho provato a indicarvi una via da seguire partendo da 5 punti imprescindibili dal lavoro del musicista, per capire le reali differenze tra l’una e l’altra strada e aiutarvi a capire quale potrebbe essere la migliore.

Il primo punto è il repertorio: se aspirate ad essere un musicista turnista, preparatevi a doverne imparare tanti e in poco tempo; preparatevi a dover affrontare generi e stili sempre diversi, e sempre come se quello fosse il vostro preferito e quello in cui siete più bravi. Preparatevi a dover affrontare situazioni musicali totalmente diverse, magari nel giro di pochi giorni,e dover dare sempre il massimo. Un giorno magari sarete dei trasgressivi rockettari e il giorno dopo potreste essere eleganti jazzisti…

Questo non accadrà se avrete optato per la strada dell’artista; nel senso che probabilmente avrete un vostro repertorio che può essere quello del o dei vostri dischi, qualche cover riadattata, brani aggiunti per un certo spettacolo in particolare, al limite, ma che comunque andrà a pescare sempre da quello che il vostro “range”, la vostra competenza. Potreste pensare di essere più fortunati dei turnisti in questo senso, ma, magari avrete maggiori difficoltà proprio perché ciò che andrete a proporre sarà materiale vostro e anche solo per una questione di orgoglio ci terrete che sia tutto sempre perfetto.

 

Strettamente collegato al primo punto c’è il secondo, ovver un occhio di riguardo per la STRUMENTAZIONE. Se sarete turnisti dovrete essere pronti, probabilmente, a soddisfare le più disparate esigenze, e di conseguenza con ogni probabilità dovrete avere un setup veramente ampio, per coprire la più grande quantità possibile di sonorità. Al contrario, se siete artisti vi dovrete occupare di coltivare al meglio il vostro unico sound, che quindi richiederà la stessa strumentazione lungo gli anni, senza che si rendano necessari stravolgimenti.

 

Ciò che invece è forse più importante per un artista è il terzo punto: il look e l’atteggiamento.

Si, perché, anche se vi sembrerà strano, potrà essere proprio quello che può fare la differenza.

La confezione deve essere importante tanto quanto il prodotto, quindi se suonate bene, avete dei bei brani, ma, quando poi salite sul palco, sembrate degli impiegati di banca, probabilmente state sbagliando qualcosa ( a meno che il nome della vostra band non sia “Gli impiegati di banca” e quindi quello sarà il look giusto ).

Chi sarà un musicista turnista non avrà modo di decidere quale dovrà essere il proprio look, perché probabilmente verrà deciso da chi avrà pagato l’ingaggio e non si potrà discutere.

 

Un altro aspetto molto importante è il quarto punto: l’attitudine a vendersi.

Che piaccia o no, l’aspetto del business nella musica è uno dei più importanti e non si può prescindere da esso. Ora, l’unica differenza tra le 2 categorie, in questo caso è come fare business e soprattutto a chi rivolgersi.

Se siete turnisti dovrete provare a proporvi giocando sulle vostre capacità a chi è disposto a pagare per avervi; sia esso il gestore di un locale, il tour manager di un cantante famoso o chiunque altro. L’artista, all’inizio, dovrà lottare per trovare spazi per suonare, e purtroppo l’aspetto economico è l’ultimo da tenere in considerazione; la crescita da cercare sta nell’avere un pubblico da fidelizzare e far crescere nel tempo, tramite la vendita della propria musica, sia informa fisica che digitale.

 

Ma l’aspetto più importante di tutti, in entrambi i casi è il quinto punto: la preparazione.

Se per il turnista il discorso può apparire abbastanza scontato, per l’artista spesso purtroppo non lo è. Negli ultimi anni ho notato che passa spesso il concetto che per sfondare bisogna solo avere l’idea giusta, non importa essere bravi. Ecco: non c’è niente di più sbagliato. Se vorrete vivere un giorno, di sola musica, della vostra musica, dovrete essere dei musicisti, e per potervi definire tali dovrete avere una solida preparazione; preparazione musicale non significa necessariamente essere bravi a leggere uno spartito, ma conoscere le regole della teoria, avere chiari i concetti di tonalità accordi, armonia e saper dimostrare di averne padronanza anche sullo strumento, sempre.

 

E questi sono secondo me i cinque punti che dovrete curare e che vio serviranno per capire al meglio che tipo di musicista sarete. Se poi ne avrete voglia, potrete provare a capirlo anche attraverso il questionario che trovate qui.

Fatemi sapere come va!

 

Di |2019-02-11T23:23:43+01:00Gennaio 25th, 2019|basso elettrico, blues, country music, dominanti secondarie, Esercizi per basso, Funky music, Muse, musica, red hot chili peppers, rockabilly, teoria musicale|Commenti disabilitati su Turnista VS Artista: che tipo di musicista sei?

COME SUONARE HYSTERIA DEI MUSE!

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HYSTERIA BASS TUTORIAL: COME SUONARE HYSTERIA DEI MUSE!

Il video di questa settimana è un… HYSTERIA BASS TUTORIAL ovvero un tutorial sulla bass cover di Hysteria, dei Muse.

Come molti sapranno, la parte di basso di questo brano non è delle più semplici, e,  complici la velocità a cui suona e il caratteristico suono distorto, ne fa un giro di basso tra i più belli e riconoscibili degli ultimi anni.

In questo hysteria bass tutorial cerco di non limitarmi a suonarlo, ma vado ad analizzare ogni frammento di brano, per capire tecnicamente come funziona.

Se volete imparare a suonare Hysteria, non dovete fare altro che mettervi comodi, imbracciare il vostro basso elettrico e seguire i miei consigli.

 

Come già spiegato in altre video lezioni, la cosa importante, nello studiare il basso elettrico, che si tratti di brani od esercizi generici, è prestare sempre molta attenzione all’utilizzo del metronomo.

HYSTERIA BASS TUTORIAL: COME STUDIARE IL BRANO

Il metronomo non ci indica solo se stiamo o meno andando a tempo, ma è utile per variare la velocità del brano da studiare sul basso. Prendiamo un singolo frammento di una frase, come può essere il bass riff di Hysteria, e lo dividiamo in pezzettini, che poi andremo a ripetere fino alla nausea, o meglio finchè non saremo in grado di eseguirlo con la giusta cura di suono, timing e intenzione.

Poi passeremo ad un frammento successivo e via così. Quando un sufficente numero di frammenti, utili ad avere un senso musicale, saranno stati eseguiti correttamente, allora potremo aumentare gradualmente la velocità fino ad eseguire il brano sull’originale.

Per spiegare come suonare Hysteria sul basso, ho preso le 3 parti principali, strofe ( e intro ), ritornello e strumentale e le ho smontate, cercando di capire nota per nota dove suonare sulla tastiera del basso e in che modo.

Un discorso a parte meriterebbe il suono del basso, fortemente caratterizzato dalla distorsione; un consiglio a riguardo: non perdete troppo tempo a cercare informazioni sulla strumentazione di Chris Wolstenholme ( Chris Wolstenholme gear ), cercate piuttosto di trovare un vostro sound, fatto sicuramente dal setup di effetti che preferite, ma anche e soprattutto dalle vostre dita…

 

Di |2018-07-13T16:26:09+02:00Gennaio 5th, 2018|basso elettrico, Muse, musica|Commenti disabilitati su COME SUONARE HYSTERIA DEI MUSE!

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