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Esercizi per basso: BASS FITNESS!

2 minuti! Questo è il tempo di lettura stimato per questo articolo

Se state cercando dei buoni esercizi per basso, siete capitati nel posto giusto.

 

 

 

Chi mi segue già da qualche tempo, sa già che qui, generalmente, cerco di concentrare esclusivamente materiale utile a noi bassisti, di qualunque tipo: ultimamente mi ero concentrato un pò di più sullo studio dei generi e degli stili, in passato ho parlato di gruppi, bassisti, teoria e armonia, e ho spesso cercato di facilitare i “nuovi adepti”, con degli esercizi utili soprattutto per chi è alle prime armi.

Così mi sono accorto che effettivamente, mancava qualcosa per chi il basso già lo suona, ma vuole migliorarsi costantemente.

A questo scopo, pubblico oggi questa serie di esercizi per basso, per consentire un pò a tutti, a qualsiasi livello ( compreso chi è già un pò più avanti ), di avere del materiale su cui poter lavorare.

Attenzione. Cosa sono questi esercizi per basso?

Diciamo che prendiamo in prestito dagli studi teorico-armonici alcune scale, nello specifico le scale modali, ancora più nello specifico, 3 scale: la scala ionia ( o maggiore ), la scala mixolidia, e la scala dorica.

Nella prima tipologia di esercizi, impariamo come svilupparle su 2 ottave, lungo tutta la tastiera; vi raccomando di seguire le diteggiature consigliate, almeno all’inizio. Una volta presa la dovuta confidenza ( ricordandovi sempre di rispettare tutto ciò che si è già detto e che dovreste sapere bene relativamente alla tecnica di base ), potrete iniziare a lavorare sula velocità, aumentando i bpm. E’ scontato che il metronomo è fondamentale, quando si praticano questi tipi di esercizi.

Un altro tipo di esercizio che vi propongo, riguarda sempre le scale modali in questione, ma stavolta a mano ferma.

Iniziamo al terzo tasto, tonica sul SOL, quarta corda. La prima dexterity, dove per dexterity si intende un esercizio di tecnica, “destrezza”, per l’appunto, consiste nel suonare le nostre tre scale a gruppi di 4 note alla volta ( sedicesimi ), iniziando di volta in volta sul grado successivo della scala. Spiegarlo a parole non è semplice, il video vi chiarirà molto le idee, e la partitura ( comprensiva di tab ) che trovate qui, ancora di più.

Una volta eseguita questa dexterity sulle 3 scale, potrete provare la successiva, che consiste banalmente, nel suonarla per salti di terza.

Per la diteggiatura vi rimando anche in questo caso al video e al materiale che trovate in download.

Ultime raccomandazioni: cercate di praticare questi esercizi in modo costante, se potete tutti i giorni, anche se per pochi minuti. Iniziate nella parte bassa della tastiera e cercate poi di spingervi oltre, arrivando anche agli ultimi tasti.

Partite da velocità moderate per poi aumentare gradualmente. Un ottimo punto di arrivo è l’esecuzione in sedicesimi a 100 bpm.

Se vi dovessero interessare le diteggiature per le altre scale modali su 2 ottave, le trovate tutte sul mio libro “Il basso elettrico dalla A alla F” che trovate come e-book  qui, oppure su Amazon in cartaceo.

Non mi resta che augurarvi BUONO STUDIO!

Esercizi per basso

Di |2018-10-25T15:04:51+02:00Ottobre 19th, 2018|armonia, basso elettrico, Esercizi per basso, musica, teoria musicale|Commenti disabilitati su Esercizi per basso: BASS FITNESS!

SUONARE IL BASSO: I 5 ERRORI DA NON FARE QUANDO INIZI!

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I 5 ERRORI DA NON FARE QUANDO INIZI A SUONARE IL BASSO!

Nella video lezione di oggi vi invito a ragionare al contrario: non alle cose da fare, e da curare, quando andrete a suonare il basso, ma a quelle che assolutamente non dovete fare.

Sono di diversa natura, ma tutte ugualmente importanti, quindi, come dico sempre, imbracciate il vostro basso, armatevi di un pò di pazienza, e iniziate a seguirmi!

Il primo errore di cui voglio parlarvi è abbastanza comune tra quelli che iniziano a suonare il basso da zero e non prendono lezioni: riguarda l’impostazione della  mano sinistra. E’ una tendenza comune, dopo che si è suonata una nota, alzare il dito che ha appena premuto la corda per fare spazio al successivo… sbagliato!! Le dita che hanno già suonato devo continuare a premere la corda e le altre dovranno andare a sommarsi! ( Forse guardare il video vi può aiutare a capire meglio cosa intendo )

Altro errore comune, sempre relativo all’impostazione delle mani riguarda però la mano destra: utilizzate sempre 2 dita! E cercate di alternarle sempre, per lo meno all’inizio, per acquisire sicurezza col movimento. Non è facile coordinarsi, soprattutto se siete in quella fase in cui, per l’appunto, starete curando anche la mano sinistra. Ma provate, provate e riprovate, finche non vi sentirete a vostro agio con il movimento corretto!

Nel cercare di risolvere questi 2 problemi, dovrete inoltre cercare di risolverne un altro: il terzo errore che si fa solitamente quando si cerca di imparare a suonare il basso è quello dell’uso del metronomo. Attenzione: non mi riferisco al fatto che spesso venga snobbato e non lo si usi ( cosa anch’essa sbagliata, ma che viene in un secondo momento ). Nella fase iniziale l’errore è utilizzarlo anche quando non si dovrebbe! Se state lavorando alla tecnica, fondamentalmente state facendo “ginnastica per le dita”, NOn vi serve farlo a tempo! Anzi, nella maggior parte dei casi sarà un ostacolo in più! Assimilate bene i meccanismi delle dita, e solo quando ci sarete riuscite, provate a ripetere gli stessi movimenti a tempo!

4° errore: L’amplificatore. So che all’inizio molti preferiscono non averlo, “tanto mi sento lo stesso”, “tanto non devo suonare con nessuno”… Ma, fidatevi, quando suonate con un suono amplificato, anche di poco, al vostra sensibilità sullo strumento cambia, anche di parecchio. Cercate fin da subito di infilare lo strumento in una scheda audio, un vecchio ampli scassato, il vecchio stereo di casa ( pessima soluzione, a dir la verità, ma se non ne avete altre, neglio che niente… ) e cercate di ascoltare sempre il vostro suono filtrato da un amplificatore, ok? Questo vi aiuterà molto in seguito…

E per finire in bellezza, 5° errore: mettetevelo bene in testa, scrivetelo a caratteri cubitali sul muro di casa vostra, o dove volete: il basso non è lo strumento più facile da suonare. Il basso non è uno strumento facile da suonare. non esistono strumenti facili da suonare, ficcatevelo bene nella vostra testolina… Se volete suonarlo male, allora accomodatevi, non seguite neanche più le video lezioni, nè le mi nè  quelle di altri! Ma se vi incuriosice, volete provare, vi piacerebbe saperne di più, eccetera, allora sappiate che le difficoltà ci sono e non sono poche, se volete suonarlo bene, questo strumento.

Ad esempio, provate ad ascoltarvi questi 5 dischi, provate a suonare anche solo 1/10 di quello che fanno i vari bassisiti su questi dischi, e poi ne riparliamo…

I dischi sono:

1 ) RAGE AGAINST THE MACHINE – RAGE AGAINST THE MACHINE ( 1992 )

2) BLOOD SUGAR SEX MAGIK – RED HOT CHILI PEPPERS (  1991 )

3) SOUL VACCINATION LIVE – TOWER OF POWER ( 1999 )

4) POSITIVITY – INCOGNITO ( 1997 )

5) HEAVY WEATHER – WEATHER REPORT ( 1977 )

Buon ascolto!!!

Suonare il basso

 

Di |2018-07-13T16:16:58+02:00Aprile 27th, 2018|basso elettrico, musica|Commenti disabilitati su SUONARE IL BASSO: I 5 ERRORI DA NON FARE QUANDO INIZI!

LEZIONI DI BASSO: COME STUDIARE QUANDO HAI POCO TEMPO!

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LEZIONI DI BASSO:

COME STUDIARE ED ESERCITARSI QUANDO HAI POCO TEMPO

Una delle obiezioni più comuni che mi è capitato di sentirmi dire quando suggerisco di studiare ed esercitarsi sul basso, è tipo così: “eh ma…non ho molto tempo!”

Chiaro, se non si ha l’obiettivo del professionismo è sacrosanto che il tempo da dedicare al basso sia un pò poco; ma questo non toglie che, se organizzato bene, può comunque portare a degli ottimi risultati.

Come? Scopritelo in questo nuovo video!

L’idea è quella di organizzarsi innanzitutto la settimana ( e poi il mese, e poi l’anno… ) in modo che il tempo da dedicare al basso elettrico sia chiaro; non importa se tanto o poco, l’importante è saperlo prima. A volte sono meglio pochi minuti, ben fatti, col basso in mano, che un’intera giornata seguita da un lungo stop. Quindi, per farla breve, prima condicio sine qua non deve assolutamente essere la costanza, nell’esercizio sul basso elettrico.

Dopodichè, la mia idea è quella di dividere lo studio de basso in 3 “sottostudi”: la tecnica, il cosiddetto “studio attivo” ( ricerca ed applicazione dei principi studiati di volta in volta, guardate il video per approfondire il concetto ), e lo studio di un repertorio.

L’ideale sarebbe una sessione di studio divisa equamente tra questi 3 elementi, ma, alla luce del fatto che il tempo spesso è tiranno, diventa fondamentale ottimizzare quello che si ha a disposizione. Pochi minuti: fate un pò di tecnica e divertitevi a suonare almeno un brano; mezz’ora? provate a dividere il tempo per i 3 elementi; e via così…

L’importante, non mi stancherò mai di ripeterlo è darsi degli obiettivi reali e perseguirli con la costanza. Non importa quanto tempo dedicate allo strumento, ma fate che questo tempo sia di “qualità”, mirato cioè ad un singolo elemento di approfondimento, piuttosto, ma fatto bene.

Provate e fatemi sapere.

Che dire, allora…Buono studio del basso!!

 

Di |2018-03-30T15:21:21+02:00Marzo 30th, 2018|basso elettrico, musica|Commenti disabilitati su LEZIONI DI BASSO: COME STUDIARE QUANDO HAI POCO TEMPO!

DIVENTA UN BASSISTA IN 5 MOSSE! ( PARTE 2/2 )

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DIVENTA UN BASSISTA IN 5 MOSSE ( seconda parte )

Bene, se hai seguito il primo video relativo a “diventa un bassista in 5 mosse“, sei pronto per gustarti anche questa seconda parte, contenente le ultime 3 mosse utili a diventare un bassista, o, per lo meno, a muovere concretamente i tuoi primi passi sul basso elettrico.

 

La terza mossa è quindi quella che prevede lo “studio degli stili”; si può prediligere un genere musicale o un altro, quello fa parte del gusto ed è sacrosanto; ma se si è deciso di intraprendere la carriera del bassista, pur essendo, magari per noi, il basso elettrico, solo una valvola di sfogo, è buona norma tentare di capire come funziona ogni stile musicale o quasi. In questo video vi darò i primi input, per farvi capire come, con un minimo di conoscenze, si possa imbastire un accompagnamento al basso che sia buono, ad esempio nel country, o nel funky ( dove, per dirla tutta, il basso elettrico la fa da padrone ), o nel blues.

Ma perché anche un basso elettrico infilato nel suo genere sia veramente perfetto, dovremo fare caso anche al fatto che il suono del basso sia quello più indicato; e questo non lo si fa solo con le regolazioni elettroniche che ogni strumento monta, ma anche semplicemente curando al meglio il tocco e l’impostazione della mano destra ( ma anche sinistra )…

Non è cosa semplice, ma con un pò di pratica nella giusta direzione, osserverete fin da subito che il suono del vostro basso elettrico potrà variare anche di molto, semplicemente impostando la mano sullo strumento nel modo più corretto.

E come ultima mossa che è sempre buona norma seguire, se si vuole diventare un bassista, non può mancare certamene un buono studio delle scale sul basso elettrico. La prima scala che andremo a vedere è la scala maggiore sul basso, che, nella sua posizione “trasportabile” può essere eseguita su tutta la tastiera del basso con la stessa diteggiatura su ogni tasto.

Nel video troverete una serie di primissimi esercizi da eseguire, a metronomo e con costanza, a breve sarà disponibile per il download tutta la dispensa degli esercizi qui.

 

HAVE A BASS DAY!!

Di |2018-07-13T16:28:57+02:00Dicembre 28th, 2017|basso elettrico, musica|Commenti disabilitati su DIVENTA UN BASSISTA IN 5 MOSSE! ( PARTE 2/2 )

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