QUANDO NON C’ERA YOUTUBE
Ehi Basswalkers!
Oggi voglio raccontarvi un po’ di come mi sono avvicinato al basso elettrico; sì lo so, probabilmente sarà un testo nostalgico tipico dei diversamente giovani come me, che quando si guardano indietro lo fanno un po’ come quelli che “ai miei tempi!” …
Alla fine, viviamo in un Paese e in un’era dominato dai luoghi comuni, “si stava meglio quando si stava peggio”, “non ci sono più le mezze stagioni”, e chi più ne ha, più ne metta; il senso è che, da una certa età in poi, quando si guarda al passato si vede solo il meglio; oggi fa tutto schifo, ieri era tutto bellissimo.
Peccato solo che, nella maggior parte dei casi, mentre lo vivevamo, quello “ieri”, lo odiavamo profondamente!
Allora, io ho iniziato a suonare il basso nell’estate del 1990; si, esatto, proprio nell’estate delle “Notti magiche” di Bennato, Nannini e Schillaci. Avevo formato la prima band dopo aver preso qualche lezione di chitarra, e come spesso accadeva, eravamo quattro chitarre e non c’era il bassista; per fortuna c’era almeno un basso, che uno di noi possedeva, e alla sua domanda “me lo reggi un attimo?”, risposi di si. Ecco, dopo 33 anni non l’ho ancora posato…
Lì possiamo dire sia iniziata la mia avventura bassistica; naturalmente suonavo in una band uno strumento che non avevo mai visto prima; quindi, ti lascio immaginare l’ansia da prestazione, ogni volta! Come risolverla?
Cercando di imparare quanto più possibile nel minor tempo possibile; e qui, i problemi: insegnanti di basso validi ce ne erano pochi e soprattutto, da totale inesperto, non sapevo neanche dove cercarli; il mio insegnante di chitarra si propose, ma mi accorsi subito che non era esattamente il suo mestiere, se non altro perché in una lezione di gruppo con cinque altri chitarristi, portare il basso non era la soluzione migliore per imparare…
Ci volle un anno e mezzo prima di scoprire che nel paese a fianco al mio c’era un gran bassista da cui finalmente riuscii ad andare a lezione, ma nel mentre, provai a studiare da solo: immaginate: niente internet, quindi zero tabs, zero negozi online in cui provare a cercare metodi o video (assolutamente vhs in ogni caso) e zero informazioni su negozi specializzati, trascrizioni di brani famosi…Niente di niente!
Ah, e naturalmente ai tempi il basso elettrico era bandito dai Conservatori e quelle poche scuole di musica pop-rock erano costosissime…
Quello che avevo erano un quaderno pentagrammato, uno stereo con cassette e vinili (anche il lettore cd l’avrei comprato più tardi).
E quindi?
Di certo in quel periodo ho sviluppato l’astuzia: qualche trucchetto e mi sono spaccato la mano con esercizi inventati da me (e quello mi sarebbe servito anni dopo, facendo l’insegnante); ma, di contro, ci ho messo molto più tempo di quanto ce ne avrei messo se fossi nato o avessi iniziato a suonare una quindicina di anni più tardi, almeno.
La morale?
Quello che voglio dire è che, se sei nella fascia di età in cui mi ritrovo io, dovresti renderti conto che se da un lato, per molti versi, può essere vero che “si stava meglio quando si stava peggio”, dall’altro lato non dovremmo sputare sempre contro le nuove tecnologie, i nuovi media e questo nuovo modo di vivere, ma anzi, dovremmo usarli a nostro favore.
Chi vuole iniziare a suonare il basso al giorno d’oggi o anche chi già suona ma vorrebbe migliorarsi e si arena sempre davanti al “non ho tempo”, dovrebbe capire quali sono i vantaggi di questa era: non hai tempo per andare da un insegnante a quattro chilometri da casa? O in una scuola? Benissimo: inizia seguire qualche lezione su YouTube (QUI trovi le mie, ad esempio), e se non ti basta, valuta un VIDEO CORSO! Lo segui da casa, smetti e riprendi quando vuoi, e ti costa meno…Giusto?
La tecnologia sotto questo punto di vista ci ha aiutato molto negli anni, approfittane!
O vuoi continuare a farti dare del boomer?