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Flea: quando il funk incontra il punk!

3 minuti! Questo è il tempo di lettura stimato per questo articolo

 

Nuova serie di appuntamenti, sia sul mio canale che sul mio blog; analizzerò, nel corso delle prossime settimane, diversi bassisti, cercando di capirne le caratteristiche principali.  Il primo bassista di cui mi andava di parlare è Flea, il celebre bassista dei Red Hot Chili Peppers.

 

Per chi non lo sapesse, i Red Hot pubblicano il loro primo album nel lontano 1984, e fu subito chiaro con chi avevamo a che fare. Nasceva in quel periodo, in California, qualcosa che successivamente avremmo imparato a chiamare “crossover”, un miscuglio di generi e stili musicali decisamente lontani gli uni dagli altri, normalmente. I Red Hot erano infatti in grado di mescolare rap, punk e… funky. Fu grazie a questa terza componente che Flea potè risaltare.

Le sue parti di basso fin da subito si rivelarono “non convenzionali”, caratterizzate da groove molto funk nelle ritmiche ma molto punk nell’intenzione. Il suono del basso di quel tipo si era sentito fino a quel momento in rari casi e quasi sempre legato all’uso del plettro.

Flea invece riuscì nell’intento di rendere funky anche ciò che funky non era…

I primi dischi dei Red Hot suonavano però sicuramente molto strani, forse un po’ troppo strani e non ebbero ancora il successo planetario che arriverà un po’ più tardi.

Nell’88 muore Hillel Slovak, primo chitarrista della band, a causa del suo abuso di sostanze non proprio legali; più o meno contemporaneamente Jack Irons, batterista della band decide di mollare, probabilmente scosso dalla perdita ( lo ritroveremo più avanti nei Pearl jam ).

E’ a quel punto che subentrano i 2 nuovi elementi che insieme a Flea e Kiedis hanno formato i Red Hot Chili Peppers come li conosciamo: John Frusciante e Chad Smith.

I 4 entrano in studio e il primo disco con la nuova formazione  esce nel 1989. Si tratta di Mother’s milk, che ottiene un ottimo successo anche di vendite e consolida la band californiana come una delle più conosciute del momento. Flea si distingue subito e sul disco realizza parti di basso memorabili come quella di “Magic Johnson”, la cover di “Higher ground” di Stevie Wonder, ma soprattutto “Stone cold bush”. Slap e suono potente che si mischiano con il groove più funk, per una sonorità nuova e sconvolgente, per quei tempi.

Ma, come si dice in questi casi, il meglio doveva ancora venire.

Il disco successivo fu sicuramente il capolavoro della band, “Blood sugar sex magik”, che vide i Red Hot chiudersi in una villa fuori Los Angeles per più di un mese. Ne risultò un album in cui il mix di funk, rock e rap aveva trovato la perfezione e non ci fu singolo di quel dsico che non divenne una hit. Per quello che riguarda il basso, Flea utilizzò prevalentemente un MusicMan, a cui aveva fatto riadattare il ponte. Il suono che ne uscì era maestoso e non c’è linea di basso di quel disco che non meriti di essere analizzata e studiata da ogni bassista del pianeta.

Arriva poi il primo momento di crisi di Frusciante che lo porta fuori dalla band; è il momento di Dave Navarro che realizza con i Peppers il disco “One hot minute”.

Al suo rientro, Frusciante accompagna la band nella realizzazione di un altro disco di enorme sucesso commerciale: “Californication”, disco in cui sono contenuti molti brani dalle linee di basso degne di nota ( una su tutte: “Around the world” ).

La favola dei Red Hot finisce poi con il successivo album “By the way”, in cui alla title track, brano dallo stile inconfondibile, vengono alternate parecchie ballads, che caratterizzeranno il sound della band da lì in poi.

Ma nonostante tutto a Flea dobbiamo riconscere sicuramente il merito di aver fatto sposare il funky con tutto quello che è rock: a volte punk, a volte metal, a volte rap… E il risultato, negli anni è stato qualcosa di unico, il suo marchio di fabbrica che ce lo fa riconoscere qualunque cosa suoni, già dalle prime note.

 

Di |2019-02-11T23:23:19+01:00Febbraio 1st, 2019|basso elettrico, Esercizi per basso, Funky music, red hot chili peppers|Commenti disabilitati su Flea: quando il funk incontra il punk!

Come suonare lo slap di Aeroplane!

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Se sei capitato su questa pagina è perchè conosci bene la parte slap di Aeroplane, dei Red Hot Chili Peppers. E sai bene di cosa si sta parlando.

Di solito la procedura è questa: si inizia a suonare il basso perchè si inizia ad ascoltare assiduamente e con attenzione i dischi dei Red Hot, e si finisce a voler a tutti costi cercare di imitare Flea, soprattutto nelle parti di slap, appunto, che ogni volta, immancabilmente, al primo ascolto ci sembrano impossibili, oltre che meravigliose.

E la parte di slap di Aeroplane non fa certo eccezione; anzi, a mio modo di vedere, è il culmine raggiunto da Flea negli anni ’90 in quanto ad inventiva ed espressione.

Se sei capitato su questa pagina è perchè conosci bene la parte slap di Aeroplane, dei Red Hot Chili Peppers. E sai bene di cosa si sta parlando.

Se avete seguito le mie lezioni fin qui, vi ricorderete che nell’ultima ho parlato già di slap, elencando 5 riff di brani famosi di diverse ere, definendoli “facili”.

Ecco, della parte di Aeroplane tutto si può dire, meno che sia facile…

Certo, la difficoltà di un brano è determinata anche dal livello di chi lo approccia, questo va detto, però quando si cerca di sviscerare la tecnica di un bassista famoso e molto “caratteristico”, le difficoltà si incontrano comunque, a qualunque livello. Il bassista perfetto non esiste, ognuno ha i suoi limiti, oltre che ai suoi pregi, ovviamente, e tutti insieme formano lo stile, il marchio di fabbrica di quel bassista. Quello di Flea lo si riconosce ampiamente in questo brano, il suo slap è incisivo, pesante come il punk ma preciso come il funky, al tempo stesso, e tutto si può dire nasca da quel Musicman che suonava negli anni ’90, e dalla sua grossa mano da bassista esperto che impattava violentemente quelle corde, sempre nuove, probabilmente.

Per questo dico che sarà molto difficile copiarlo, ma infatti, lo scopo di questo video tutorial non è quello, ma semplicemente analizzare la parte così come l’ha suonata lui sul disco, cercare di ripeterla il meglio possibile, per poi cercare di personalizzarla al meglio. Attenzione che personalizzare non vuol dire stravolgere, il groove di base ( a cui presto molta attenzione nella prima parte di video ) deve essere eseguito così come è scritto, non si sgarra. Ma nei punti un pò più liberi ( la fine della seconda misura in ogni “giro” da 2 misure ), una volta assimilato il linguaggio si può pensar anche di esprimersi liberamente, quasi di “jammare” sul brano, sul groove funky dominato dai 2 accordi G-7 e C7.

Bene. Non mi resta altro che augurarvi una buona visione del video e un buono studio, su Aeroplane!
E non dimenticarti di iscriverti al mio canale Youtube se non l’hai ancora fatto, cliccando qui!

Se sei capitato su questa pagina è perchè conosci bene la parte slap di Aeroplane, dei Red Hot Chili Peppers. E sai bene di cosa si sta parlando.

 

Di |2018-11-15T23:46:03+01:00Novembre 16th, 2018|basso elettrico, Funky music, red hot chili peppers|Commenti disabilitati su Come suonare lo slap di Aeroplane!

5 giri di basso facili e famosi in SLAP

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Quando si inizia a suonare dei giri di basso lo si considera tutti un pò un punto di arrivo, un pò perchè automaticamente rende il nostro strumento “protagonista”, un pò perchè è tecnicamente divertente, un pò anche perchè siamo abituati a vederlo fare dai grandi, spesso e volentieri durante i soli.

Giusto, i soli. Ma per il resto? Quando è utile lo slap? E in che modo?

 

Se provassi a chiederti di nominarmi i titoli di 5 giri di basso suonati in slap, te ne verrebbe in mente qualcuno? Quanti sono realmente i giri di basso in slap interessanti che si sentono nella musica che ascoltiamo quotidianamente

Visto? E’ proprio questo il problema. Se pensiamo a musica composta dagli anni ’70 fino a buona parte dei ’90, in un modo o nell’altro di parti di basso in slap ne possiamo trovare. Pensiamo a Sly & the familly Stone negli anni ’70, o ai Level 42 negli anni 80! E nei ’90 ovviamente il crossover, msichiando rock, funk e rap ha spesso prodotto parti di basso slappate interessantissime ( Vedi Red Hot Chili Peppers o Rage Against The Machine ).

Il problema è che poi negli ultimi 2 decenni le cose sono andate peggiorando, volendo vedere. Le grosse produzioni hanno visto una quasi totale messa al bando di giri di basso così predominanti, salvo rare eccezioni, e gli ultimi artisti che ne facevano uso hanno optato per eliminarlo dal loro sound ( basti pensare ai dischi più recenti dei R.H.C.P. ). Tutto ciò ha portato, a mio modo di vedere, a un calo di interesse notevole per questa tecnica e la conseguente crescita dell’idea che forse lo slap, per un bassista non è così indispensabile.

Ora, partendo dal presupposto che tutto è relativo e che, ovviamente, se suonate country, folk o simili, magari non ne farete proprio un uso spropositato, siamo tutti d’accordo che, per lo stesso principio che cerco di esprimere ormai da quando ho iniziato a scrivere e pubblicare lezioni, che per completezza è giusto saper fare un pò di tutto.

E, se vi ho convinti, in passato, a dedicare del tempo al reggae, al country e a cimentarvi nella teoria, credo che non sarà più di tanto difficile convincervi a dedicare del tempo allo slap.

E per farlo, sono andato a pescare 5 riff famosi, semplici da suonare, che possono esprimere al meglio la tecnica dello slap.

In ordine di difficoltà, sono abbastanza brevi e danno la possibilità a tutti di essere suonati; ovviamente decidete voi, in base al vostro livello, quanto tempo dedicare ad ogni singolo riff, prima di procedere col successivo. Trovate come sempre notazione e tabs nella pagina download, il video della lezione completa, e vi consiglio, per approfondire, di non fermarvi a questi 5 brani ma, ad esempio, andare a scovarne altre dei bassisti e degli artisti presi in considerazione.

Non mi resta che augurarvi buon slap! ( e non fatevi male al pollice, vi serve per i like…)

Di |2018-11-16T00:21:58+01:00Novembre 9th, 2018|basso elettrico, Esercizi per basso, Funky music, musica, red hot chili peppers, Senza categoria|Commenti disabilitati su 5 giri di basso facili e famosi in SLAP

CAN’T STOP TUTORIAL E TAB: PUOI SUONARLA SUBITO ANCHE TU!

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CAN’T STOP TUTORIAL E TAB

 

 

Perchè proprio un “Can’t stop tutorial”?

Forse perchè Can’t stop è uno dei brani più richiesti, tra quelli più recenti dei Red Hot Chili Peppers; E, forse, proprio perché, pur essendo suonata dal buon Flea in slap, non è una delle parti più difficili che il bassista californiano ha realizzato, ma rimane comunque una delle più efficaci.

Per suonare bene il giro di basso di “Can’t stop” non occorre aver approfondito realmente la tecnica dello slap. Bisogna, questo è chiaro, averne almeno le poche nozioni di base, e comunque essersi esercitati almeno un pò sul colpo di pollice e sullo strappo ( quale esercizi meglio di quelli sulle ottave, raggiungere questo obiettivo? )

Ma una volta consolidata la tecnica di base, tutto sta semplicemente nel provare i diversi componenti del riff, magari utilizzando un metronomo, per provarla prima lentamente e po, mano a mano aumentare la velocità.

Gli elementi basilari per un buono slap in generale sono gli stessi elementi caratterizzanti del giro di basso di Can’t stop: colpo di pollice ( indicato con la “T” nelle tabs ), lo strappo dello corde ( che può essere fatto, a piacere, o con l’indice o con il medio ed indicato sempre e comunque con la lettera “P” nelle tabs ), e, “last but not least”…Le ghost notes.

Le ghost notes sono uno degli elemetni più caratterizzanti non solo dello slap, a mio modo di vedere, am in generale, del basso elettrico, in particolare se parliamo di basso elettrci “funky”. Vale la pena perdere parecchio tempo sullo studio delle ghost notes, e, oltre ai classici esercizi che potete trovare un pò ovunque, suonare brani cui siano contenute è a mio modo di vedere di vitale importanza. E “Can’t stop” può essere un ottimo punto di partenza!

Dunque, non perdete altro tempo! Date un occhio al video, basso in spalla e via a suonare il riff di “Can’t stop”!

Buon basso!!!

Live con i Dr Pepper, tributo ai R.H.C.P.

Di |2018-07-13T16:12:12+02:00Maggio 25th, 2018|basso elettrico, musica, red hot chili peppers|Commenti disabilitati su CAN’T STOP TUTORIAL E TAB: PUOI SUONARLA SUBITO ANCHE TU!

SI PUO’ DAVVERO IMPARARE A SUONARE IL BASSO CON YOUTUBE?

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SI PUO’ DAVVERO IMPARARE A SUONARE IL BASSO CON YOUTUBE?

Chiesto da chi ha un canale Youtube dedicato alle lezioni di basso può sembrare abbastanza un controsenso…

Ma qualcuno sa rispondere? E’ veramente possibile diventare dei bassisti esperti, semplicemente seguendo uno o più canali? Cosa manca alla lezione di basso “tradizionale” face-to-face? E i libri, o e-book, in commercio, possono essere utili per imparare a suonare il basso?

In questo video cerco di dare una risposta, che però, non può essere univoca. Alla base di tutto c’è un altra domanda, che chiunque all’inizio dello studio di uno strumento ( basso elettrico compreso ) dovrebbe porsi: Qual’è il mio obiettivo?

E’ fuori discussione che se l’obiettivo è il professionismo, probabilmente delle semplici video lezioni online per imparare a suonare il basso potrebbero non bastare…
In tutti gli altri casi, magari si, dipende! Dipende da quanto tempo avrete da dedicarci, da cosa vorrete andare a suonare e come!
Personalmente ritengo sempre che il rapporto insegnante/allievo che si genera nella lezione tradizionale sia ancora oggi insostituibile in quanto ad appagamento, e di sicuro ha anche dei vantaggi obiettivi ( la cura del dettaglio, la correzione immediata del difetto, il “feeling” ). Però è innegabile che l’avvento della rete e del suo essere gratuitamente a portata di tutti, ha sicuramente i suoi vantaggi.

Ora tocca a voi! Cosa ne pensate? Come vi state muovendo, se lo state facendo, per imparare a suonare?

 

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Di |2018-02-09T13:30:03+01:00Febbraio 9th, 2018|basso elettrico, musica|Commenti disabilitati su SI PUO’ DAVVERO IMPARARE A SUONARE IL BASSO CON YOUTUBE?

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